Marianne Moore (Kirkwood, Missouri, 1887 – New York City, 1972) è stata una poetessa americana di grande rilievo. Dopo aver passato la giovinezza nella casa del nonno pastore presbiteriano nei pressi di St. Louis, si trasferisce a Carlisle (Pennsylvania), e si laura presso il Bryn Mawr College. In seguito ad un periodo di studio e poi di insegnamento a Carlisle, si trasferisce con sua madre a New York, dove lavora come assistente presso la New York Public Library. Anche grazie ai suoi numerosi viaggi in Europa, lavorò a stretto contatto con i maggiori autori del suo tempo, come Williams Carlos Williams, Wallace Stevens, T. S. Eliot e Ezra Pound. Divenuta collaboratrice e in seguito redattrice dell’importante rivista letteraria “The Dial”, rivestì un ruolo importante nella scena letteraria del suo tempo, promuovendo il lavoro di numerosi scrittori emergenti. Per la sua produzione poetica venne insignita di premi molto prestigiosi quali il Bollingen Prize, il National Book Award e il Pulitzer Prize. Tra le traduzioni esistenti in italiano, si segnala il volume complessivo Tutte le poesie, a cura di Lina Angioletti e Gilberto Forti (Rusconi, Milano, 1972-1974), poi riedito per Adelphi nel 1991 con il titolo Le poesie.