Nata nell’ovest della Scozia nel 1962, Kathleen Jamie ha studiato filosofia all’Università di Edinburgo. Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesia a vent’anni, Black Spiders (1982). Ha sempre affermato di non voler essere identificata soltanto come un autore scozzese, un autore donna o un poeta della natura. Al contrario, sostiene che la sua poesia “provide a sort of connective tissue,” come ha dichiarato in un’intervista del 2005. Influenzata da Seamus Heaney, Elizabeth Bishop, John Clare e Annie Dillard, scrive poesie musicali che parlano di un’intersezione tra paesaggio, storia, generi e linguaggio. Spesso fa ricorso alla lingua scozzese nella sua poesia, apprezzando “the feel of it and the texture of it in the mouth,” come ha spiegato in un’intervista per “The Guardian”. E’ autrice di numerose raccolte, tra cui Waterlight: Selected Poems (2007) e The Tree House (2004), che ha vinto il Forward Prize per il migliore libro di poesia dell’anno e anche il Arts Council Book of the Year Award. Ha inoltre vinto il Somerset Maugham Award, il Forward Poetry Prize per la poesia “The Graduates,” il Paul Hamlyn Award, e il Creative Scotland Award. Ha vinto due volte il Geoffrey Faber Memorial Prize, e tre delle sue raccolte sono state segnalate per il T.S. Eliot Prize. La sua prima raccolta antologica, Mr. & Mrs. Scotland Are Dead (2002), è stata menzionata per il Griffin Poetry Prize. La Jamie è, inoltre, autrice di numerosi resoconti di viaggio, tra cui The Golden Peak: Travels in North Pakistan (1992). Ha collaborato al volume The Autonomous Region: Poems and Photographs from Tibet (1993) con il fotografo Sean Mayne Smith. Molta della sua scrittura di viaggio è stata raccolta nel volume Among Muslims (2002).