Arundhathi Subramaniam è nata nel 1967 a Mumbai da famiglia originaria del Tamil Nadu. Ex danzatrice di Bharatha Natyam, è giornalista freelance e critica di danza, arte e spettacolo per conto di diverse testate. Come poeta ha pubblicato su numerose riviste e sulle pagine di poesia di “The Independent”. Cura la sezione indiana del portale di poesia internazionale “Poetry International Web” ed è traduttrice di testi teatrali dall’hindi. On Cleaning Bookshelves è la sua prima raccolta pubblicata nel 2001 presso Allied Publishers di Mum- bai, seguita da Where I Live (Allied Publishers, 2005). Alcune sue liriche sono raccolte nell’antologia Reasons for Belonging (Penguin India, 2002), curata da Ranjit Hoskoté. Insieme a Jerry Pinto ha curato l’antologia tematica Confronting Love (Penguin India, 2005). Le sue raccolte sono state pubblicate in Inghilterra nel 2009 in un’antologia per la casa editrice Bloodaxe (Where I Live, New and Selected Poems). Ha curato per Penguin India un’antologia di scritti sul pellegrinaggio in India: Pilgrim’s India, e ha anche scritto una biografia di Sadhguru Jaggi Vasudev. Un’altra raccolta, When God is a Traveller è uscita alla fine del 2014 per Bloodaxe. Suoi testi sono contenuti nell’antologia di poesia femminile indiana L’india dell’anima (Le Lettere, 2000), a cura di Andrea Sirotti. Nel corso del 2015 ha ottenuto il premio Bigongiari-Il Ceppo, e il Khushwant Singh Memorial Prize for Poetry per When God is a Traveller. Per lo stesso volume è stata nel 2015 finalista per il prestigioso TS Eliot Poetry Prize.