Auster/Coetzee, l’epistolario

da | Gen 3, 2014 | Senza categoria

Un assaggio da Here and Now: Letters 2008-2011, l’epistolario di Paul Auster e John Maxwell Coetzee, che verrà prossimamente pubblicato da Einaudi.

Auster, 22 ottobre 2010:

«Gli spazi nei miei romanzi sono assolutamente concreti. Ogni strada, ogni casa, ogni stanza è vividamente reale nella mia mente, anche se la nomino poco. Potrei non dire dove si trova il divano, ma so esattamente dove è posizionato rispetto al resto dell’arredamento.»

Coetzee, 11 novembre 2010:

«A me pare di essere meno meticoloso. In un mio romanzo, la stanza in cui ha luogo l’azione è invece nuda, è come un cubo vuoto; introduco un divano solo se sarà necessario, e anche una credenza con le posate nel cassetto in alto a sinistra senza il quale non si potrebbe avere il coltello del burro con cui l’eroina dovrà imburrare una fetta di pane tostato.»

Auster, 12 novembre 2010:

«Se tu leggessi, “C’era una volta una donna anziana che viveva con la figlia in una casetta sul margine di un bosco scuro”, quali immagini evocheresti nella tua mente? Non si dice molto. Nessun nome, nessuna età, nessuno spazio preciso, nessuna descrizione fisica, eppure per ragioni che mi sono assolutamente misteriose, personalmente tendo a riempire i vuoti. Non in forme molto elaborate forse, ma abbastanza da immaginare una donna bassa e corpulenta con un grembiule, una adolescente magra con capelli castani e pelle chiara, il fumo che esce dal comignolo della casetta. È la mente che rifugge dal vuoto?»

Coetzee, 29 novembre 2010:

«In confronto a te mi pare di avere una ben misera immaginazione visiva.»

Auster, 22 aprile 2011:

«Mi sono accorto che spesso mentre vado in giro nella mia testa parlo con te, desiderando che tu sia con me, così potrei indicarti la stramba persona che ho appena incrociato, commentare insieme lo stralcio di conversazione che ho ascoltato, o condurti nel piccolo negozio di panini dove spesso compro il pranzo.»

Coetzee, 5 maggio 2011:

«Scrivere è una questione di dare, dare, dare, senza tregua.»

(Orlando Vuono)


Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).