Giuseppe Conte è nato a Imperia nel 1945. Laureatosi in Lettere alla Statale di Milano nel 1968, è stato per tre anni assistente presso la stessa Università. Ha quindi insegnato italiano e storia in una scuola superiore di Sanremo. Lasciato l’insegnamento, ha collaborato a vari quotidiani e riviste («Il verri», «Nuova Corrente», «Sigma», «Altro versante», «la Stampa», «il Giornale», «Il Secolo XIX») e ha svolto l’attività di consulente editoriale per Guanda. La sua scrittura degli inizi in qualche modo si riallaccia ai testi della neo-avanguardia, ma procede poi verso la riscoperta del mito, del sacro, della natura. Nel 1994, in ottobre, Conte promuove a Firenze l’occupazione pacifica della Basilica di Santa Croce con un gruppo di poeti (i capitani del Commando eroico, tra i quali Tomaso Kemeny, Roberto Carifi, Lamberto Garzia): pronuncia sul sagrato di Santa Croce un discorso in cui rivendica il primato etico e spirituale della poesia. Nel 1995-96 contribuisce a far sorgere il movimento del Mitomodernismo. In collaborazione con Silvia Ronchey porta poesia e mito in televisione realizzando settimanalmente clips per il programma di Rai2 “L’altra edicola”. Nel 2006 vince con Ferite e rifioriture il Premio Viareggio.
Le sue opere di poesia sono: Sulla divisibilità dell’io, inserita nell’antologia Zero: testi e anti-testi di poesia, a cura di ranco Cavallo, Altri Termini, Napoli 1974; Èpater l’artiste, in “Altri Termini” n. 4-5, 1973-74, poi inserita nell’antologia Il pubblico della poesia, a cura di Alfonso Berardinelli e Franco Cordelli, Lerici, Cosenza 1975; Il processo di comunicazione secondo Sade, Napoli, Edizioni di Altri Termini, 1975 – Ancona, PeQuod, 2005; L’ultimo aprile bianco, Milano, Guanda, 1979; L’oceano e il ragazzo, Milano, Rizzoli, 1983, Milano, TEA – 2002; Le stagioni, Milano, BUR, 1988; Dialogo del poeta e del messaggero, Milano, Mondadori, 1992; Canto d’oriente e d’occidente, Milano, Mondadori, 1997; La complicità del pane, Lecce, Manni, 1998; Nuovi canti, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2001; Lettera ai disperati sulla primavera, Firenze, Ponte alle Grazie, 2002; Ferite e rifioriture, Milano, Mondadori, 2006; Altro bene non c’è che conti: poesia italiana contemporanea per giovani innamorati, 2009, antologia poetica; Non finirò di scrivere sul mare, Lecce, Manni, 2009.
Tra le sue opere di narrativa: Primavera incendiata, Milano, Feltrinelli, 1980; Equinozio d’autunno, Milano, Rizzoli, 1987; I giorni della nuvola, Milano, Rizzoli, 1990; Fedeli d’amore, Milano, Rizzoli, 1993; L’impero e l’incanto, Milano, Rizzoli, 1995 – Genova, De Ferrari, 2003; Il ragazzo che parla col sole, Milano, Longanesi, 1997 – Milano, TEA, 2002; Il terzo ufficiale, Milano, Longanesi, 2002 – Milano, TEA, 2005; La casa delle onde, Milano, Longanesi, 2005; L’adultera, Milano, Longanesi, 2008; Il male veniva dal mare, Milano, Longanesi, 2013.
Ha scritto i saggi: La metafora barocca: saggio sulle poetiche del Seicento, Milano, Mursia, 1972; Metafora (a cura di), Milano, Feltrinelli, 1980; Terre del mito, Milano, Mondadori, 1991 – Milano, Longanesi, 2009; Manuale di poesia, Parma, Guanda, 1995; Il sonno degli dèi: la fine dei tempi nei miti delle grandi civiltà, Milano, Rizzoli, 1999; Il passaggio di Ermes: riflessione sul mito, Firenze, Ponte alle Grazie, 1999; Poesia del mondo (antologia), Parma, Guanda, 2003; Viaggio sentimentale in Liguria, Ventimiglia, Philobiblon, 2010.
E’ anche autore di testi per teatro: Boine, due atti per la musica di Gianni Possio e per la messa in scena e interpretazione di Franco Carli, Rugginenti, Milano 1986; Veglia, oratorio per soli, sestetto vocale e orchestra da camera, da un’idea di Mimmo Paladino, Carsa Edizioni, Pescara 2002; Le Roi Arthur et le sans-logis, MEET (edizione bilingue), 1995; L’Iliade e il jazz, su musiche di Duke Ellington, rappresentato ad Alassio nell’estate 1995; Ungaretti fa l’amore, Quaderni dell’Ariston, Sanremo 2000; Nausicaa, in “Sincronie” n. 10, 2001 – poi, con introduzione di Fabio Pierangeli, Vecchiarelli, Manziana (Roma) 2002.
Antologie, curatele, introduzioni: La lirica d’Occidente. Dagli Inni omerici al Novecento, Guanda, Milano 1990 – poi TEA, Milano 1998; Almanacco del Mitomodernismo 2000, a cura di Giuseppe Conte, Tomaso Kemeny e Stefano Zecchi, editore Stalla, Alassio 2000; Gli argonauti. Eretici della poesia per il XXI secolo, a cura di Gabriella Galzio, introduzione di Giuseppe Conte, Archivi del Novecento, Milano 2001; La poesia del mondo. Lirica d’Occidente e d’Oriente, con uno scritto di Adonis, Guanda, Milano 2003. Ha tradotto P. B. Shelley, D. H. Lawrence, W. Blake, S. Rezvani, W. Withman.