Sette poesie da I legni

da | Giu 27, 2013

ritornano e di nuovo
sono perduti

i corpi, cose, cosa fare
con quello che resta di bellezza
che s’incrina –

la roccia è porosa,
il colore pardo
ha preso il mondo –

ogni cosa mantiene la bellezza
ferma

nel vento che la sferza,
occhi neri, che guarderai,

tutto consuma

*

come sono i legni, lo stesso
il corpo disprende il calore
il vivo sotto le dita

che ti contiene
ogni giorno imperfetto, e non è

confine ultimo, la venatura

percorre la pupilla, il nero,
il bianco azzurrato, segna
l’incrinata tra vedere e non vedere,

esserci ancora, nel diminuire
delle forze, giorno che si chiude

*

parte del tutto,
del corpo nel calore del corpo
e dell’estate e più forte, saremo legno,
più consumato,

tu nel tempo dell’inizio,
noi nel nostro, vieni
a prenderci

a bere la resina che stilla
dai seni,
o dall’occhio come lacrime

*

non puoi muoverti,
oppure sei portato, usato
fino in fondo, fino
alla deriva

gettato su una spiaggia
bianchissima e bordeggia la pineta

vieni e sei venuto dal mare
una volta e ancora una l’ultima

strumento siamo, sei
stato, nella
dolcezza e forza,
vivo dopo il taglio, ancora vivo?

*

questo brucia
con i legni, la ceramica
nera antichissima,
il vaso etrusco,
minuscolo – avvolto
in fogli di giornale,
nascosto
coi vestiti dei morti –

le formiche, la loro
vita piccola,
diffusa

come una riga
sulla tua gamba o dove il corpo
s’interrompe

statua ritrovata
mozza, bellissima, bianca

perché il colore è svanito

*

tutto si ferma, poi di nuovo
a strappi del mondo
è inizio,

tu in questa intermittenza,
ogni volta
ferita, corteccia

dicono che ne uscirebbe un latte bianco
e dolce, dolcissimo

tu ogni volta che appari,
in una forma
più consumata, meno mobile, perfetta

*

la pianta secca, morta
dentro, albero
hanno detto

o le piante grasse nei tuoi vasi,
sul balcone
curate con le dita, col calore
del fiato

le parole che dici sortilegio,
lo scendere della notte
lo sai che viene

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).