confida nella grazia si disse e nella notte
se ne dissolse il segno, passò il giorno
in lavori di traduzione lettera
da lontano, una parola cerca
il mio cuore, contengono gli specchi
l’invisibile gesto in piena luce che occulta
bambini
ustionati, tutto nei campi accade alla vista
dell’aria, e il confidare degli occhi che cos’è, cos’è
il falso, cosa rende il falso verità
poté
la madre passare inosservata, e nella storia come
potemmo non vedere niente si chiede chi tutto
ebbe davanti agli occhi, lampadari e parole
affabili, ribolle penombra nelle palpebre
così era, deve
avere l’anello spessore e taglia esatti, sudore freddo, rue
Cujas, tutto danza nella mandorla, non è il mondo,
continuo, sempre crepe, la bontà
un buco tra le mani
(da “Confida nella grazia”, a cura di M. Lefèvre, Donzelli, 2025)