Non domandare, è male, la fine mia, la tua.
Non cercare gli oroscopi. Ti basti,
quel che sarà, patire.
Altri inverni verranno o questo è l’ultimo
che ora affanna ai promonitori il mare
Tirreno. Ti che sai,
versa altro vino: la vita è breve, è lunga
la speranza. Recidila. Ti parlo e
l’ora va. Ridi al giorno. Altro non c’è.
(Orazio, Tu ne quaesieris…, da Franco Fortini, Traduzioni disperse e inedite, a cura di Luca Lenzini, 2024)