Cinque poesie in anteprima da “La danza degli aironi” di Matteo Meloni, appena uscito per la collana ‘Lyra giovani’ di Interlinea.
È un altro sole che ritorna
stamattina e un grumo di calore
fa gli alberi irrequieti, spoglia
la citta sotto un soprabito di polline.
È non ci sono giardini ma crescono prati
di gramigne tarassaco
margherite, risposte
luminose.
*
Hanno preso le cime dei cedri
gli aironi, scomparse le cicogne.
Aspettano la pioggia
che faccia dei campi una palude
e sommerga le strade
sterrate dei parchi, le periferie.
È il palcoscenico della caccia.
*
Portano doni offerte generose
quegli sciami di farfalle
nel cuore dell’estate.
Vanno tra le curve dove piega
la collina sulle case
un oracolo di oleandri.
*
Nemico dell’ombra e della quercia
il tronco pallido del noce.
Quale colpa nell’aria quale
veleno aveva negli occhi?
Sotto i piedi le radici
aprivano fessure, al sole
ritornavano streghe.
*
Di notte si inerpicano i viticci,
non vedi che misurano gli spazi,
preparano arabeschi e fioriture?
Noi dormiamo −
dai muri inondano le edere.