Cinque poesie inedite.
favola viola
al vertice della pianta
verde prateria ai suoi piedi
e una pioggia di petali
sul cemento umidiccio
tutto si ferma
poi arriva un tipo barbuto
in costume impeccabile
e un grosso libro sotto il naso
passeggero come la sua distinzione
*
nostra signora del lavoro sotto l’acquazzone
la piccola messa e le cornacchie
che parlano più forte all’esterno
prima del diluvio parevano
sedute sulle sedie in paglia
allineate e ora vuote
tutto questo acciaio s’incrocia
come in fabbrica o in stazione
dove tuona il peso dei mezzi
in risposta al latino del parroco
che ritorna in sacrestia
senza accogliere le famiglie
*
galleggiano e basta
nubi e piante d’acqua dolce
non conservano un bel niente
seduto su un tronco neanch’io
coltivo propositi
*
il poeta giapponese con moglie
e figlia nel giardino delle rose
la borsa in pelle da medico
giace nell’erba e rivela
una penna biro lucente
salviettine per la bimba
se la sposa gli richiude la cintura
strappandogli un sorriso
fa cadere il berretto
schiva una farfalla
si scruta intorno ansioso
qualcuno che non vede
gli ha scattato una foto
*
lo zen è una medusa
che scende e sale
per un canale interno
bruciando i contrari
accende gli abissi