In anteprima da “Notturno formale” di Stefano Bottero, uscito per la collana ‘poetica’ di Industria & Letteratura, pubblichiamo sei poesie.
tenere il conto delle cose che ho smesso.
perdere
ricordi e oggetti per disattenzione come
notti trascorse ad ascoltarti
bere
in stazioni in cui non sei.
resti nel muro e non in bocca – a chiudermi
le labbra
____________________oggetti di vita quotidiana.
*
ora le mie compulsioni
_____ti bagnano le dita.
scambiarci autoillusioni come in dono
angoli – andare ad aspettare
tra i canali
______________________cattive notizie.
io ti gattonavo accanto e basta –
le tue cicatrici si illuminano solo al buio.
*
tra i graffi sulle portiere
celebreremo in cattività come animali
__________________________________le bottiglie
in equilibrio a chiederci per quanto ancora
durare – come avanzi
le microferite sulle tue pupille.
*
ci si spezzeranno dentro altri ponteggi
a rimboccarti le coperte quando
________________________non avrò più
calma – sigarette accese a stento
per il vento
tremano le dita.
crolla
il ritmo del respiro negli oggetti.
*
oltre il muro
il rumore il pianto dei bambini
_______________________come mantra
stampanti – usurate nei dettagli dopo mesi
le ultime parole che ti ho detto.
questa notte
le fibrillazioni sono insegne luminose
morsi dati al braccio per sentirti.
*
re: termini.
oggetti al loro posto.
diminuire – i reni non ti ascoltano. tagli sulle dita rivolgersi ancora all’alcol come ragione verbale
per comprendere
_____________________________________________________non adesso.
parola che nega sé stessa – lavatrici. preghiera.
Notturno formale.