Sono nato – non so a che ora –
mi hanno dato una pacca sul sedere
e mi hanno passato in lacrime
a uno morto da parecchi anni, in una nazione
che non è più sulle carte geografiche,
dove come una foglia su un albero,
la bella stagione finita,
ho vorticato cadendo a terra
quasi senza fare rumore
perché il vento mi portasse lontano
benedetto o maledetto – chi può dirlo?
Non me ne preoccupo più
dato che ho sentito parlare
di una signora cieca chiamata Giustizia
disposta ad ascoltare i problemi di chiunque,
ma non so dove trovarla
per chiederle il motivo
per cui il mondo certi giorni mi tratta bene
e altri giorni male. Comunque mai e poi mai
sarei il primo a darle contro.
Cieca com’è, poveretta,
se la cava meglio che può.
(traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan)
Charles Simić (Dušan Simić) è nato a Belgrado nel 1938 e si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti nel 1954. Inizia la propria carriera nella prima metà degli anni Settanta con uno stile letterario minimalista, nel tempo divenuto sempre più riconoscibile. Nel 1990 ha ricevuto il Premio Pulitzer per la poesia per l'opera The World Doesn't End. Tra le edizioni italiane delle sue opere ricordiamo Il mondo non finisce, Donzelli, 2001; Zoo, Edizioni L'Obliquo, 2002; Hotel Insonnia, Adelphi, 2002; Il cacciatore di immagini. L'arte di Joseph Cornell, Adelphi, 2005; Club Midnight, Adelphi, 2008 (trad. di My Noiseless Entourage); Il titolo, a cura di Damiano Abeni e Massimo Gezzi, Edizioni L'Obliquo, 2007; Il mostro ama il suo labirinto, Adelphi, 2012.