Ormai m’apparve il senso dell’estate,
serena è forse l’ombra tua
tra quelle del appese dei ciliegi piovosi,
alla sorgente s’accordano i boschi,
foglia con foglia ombra con ombra
la mia stagione è tutta qui.
E tutto il mondo è l’orto mio
dove raccolgo a sera
dolci bacche accecate e caute acque,
dal fedele azzurro del Nord,
un soffio incrina l’estate leggera
e le immagini pigre dei monti,
la nube è tanto più del suo profumo.
Tardivo canta l’uccello ai ciliegi
domestica mi segue l’ortica.
(da “Elegia e altri versi”, 1954)