Questo elianto mutato dall’acqua
è il sole ch’io vado contando
nelle riposte frescure della terra
nelle botole dell’autunno.
Camminò negli specchi e nei boschi
inclinò la mia casa
rese false cornici e soffitti
ora non è che il fregio
dell’azzurro d’un feretro,
del seno impallidito
di due fanciulle d’uva.
Il suo profilo liquido
e il suo colore ha colmato
le botti e i mari.
(da “Dietro il paesaggio”, 1951)