Sono entrata nel bosco.
Ed ho ascoltato.
Come dal fondo di un lontano secolo
suona il linguaggio della pioggia, delle verdi facce.
Ho cercato d’intenderlo
ma non potevo piĆ¹.
Betulle sottili incontravo, e bianche e morte.
Sotto i piedi calcavo erba come nervi sottile.
Nel bosco mi son trattenuta, ho ascoltato.
Continuamente gocciava, continuamente
lacci agili e verdi oscillavano per impiccare.
1944
(trad. it. di Andrea Zanzotto, da “Traduzioni trapianti imitazioni”, 2021)