John Donne (Londra, 1572 – Londra, 31 marzo 1631) è stato un poeta, religioso e saggista, nonché avvocato e chierico della Chiesa d’Inghilterra. Scrisse sermoni e poemi di carattere religioso, traduzioni latine, epigrammi, elegie, canzoni, sonetti e satire. Può essere considerato come il rappresentante inglese del concettismo durante il Siglo de Oro. Le sue opere in poesia sono: Satires (1593); Songs and Sonnets (1601); Divine Poems (1607); Psevdo-Martyr (1610); An Anatomy of the World (1611); Ignatius his Conclaue (1611); The Second Anniuersarie. Of The Progres of the Soule (1611); An Anatomie of the World (1612); Devotions Upon Emergent Occasions (1624); Deaths Dvell (1632); Ivvenilia (1633); Poems (1633); Sapientia Clamitans (1638); Wisdome crying out to Sinners (1639). Si ricorda la sua folta corrispondenza epistolare (Letters to Severall Persons of Honour, 1651; A Collection of Letters, Made by Sr Tobie Mathews, Kt., 1660).