Flavi, delicias tuas Catullo… (Carmen VI)

da | Apr 30, 2014

Flavio, della tua amichetta a Catullo,
se non fosse un’imbarazzante rozza,
parleresti, né potresti tacere.
Ma non so con che malarica zoccola
te la fai; e ti vergogni a confessarlo.
Che tu non passi le tue notti solo,
mute invano, lo gridano le coltri
odorose di serti e d’olio sirio,
e il cuscino di qua e di là ugualmente
premuto, e i chiacchierini scuotimenti
e i passeggi del letto traballante.
A niente serve questo tuo silenzio.
Perché?… Avresti così fottuto aspetto
se non ne stessi combinando tante?
Perciò, che siano cose belle o brutte,
raccontale a me. Voglio a te e ai tuoi amori
dare con eleganti versi il cielo.

*

Flavi, delicias tuas Catullo,
nei sint inlepidae atque inelegantes,
velles dicere nec tacere posses.
Verum nescio quid febriculosi
scorti diligis: hoc pudet fateri.
Nam te non viduas iacere noctes
nequiquam tacitum cubile clamat
sertis ac Syrio fragrans olivo,
pulvinusque peraeque et heic et illeic
attritus, tremulique quassa lecti
argutatio inambulatioque.
Nam nil ista valet, nihil, tacere.
Cur? Non tam latera ecfututa pandas,
nei tu quid facias ineptiarum.
Quare quicquid habes boni malique,
dic nobis. Volo te ac tuos amores
ad caelum lepido vocare versu.

(da Catullo, Carmina, a cura di Nicola Gardini, Feltrinelli, 2014)

Immagine: Pompei, Casa del bracciale d’oro, Stanza del giardino.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).