Senza volerlo, col discorso tenuto nell’aprile del 1971 a San Clemente, Richard Nixon ispirò un romanzo satirico di Philip Roth, uscito più di un anno prima del Watergate e appena ripubblicato da Einaudi: La nostra gang. Queste furono le parole che colpirono lo scrittore: “non posso far quadrare politiche di aborto illimitato, o aborto su richiesta, con la mia personale fede nella santità della vita umana, inclusa la vita dei non ancora nati. Perché, sicuramente, anche i non nati hanno diritti”.
Ecco quindi il protagonista del romanzo, Trick E. Dixon, sostenere che i non nati hanno il diritto di votare, sia perché l’America non può escludere dalla politica le persone handicappate, sia perché anche lui visse quella condizione: “Se penso che io stesso sono stato un non ancora nato, un embrione quacchero della California…”. Tra i nemici di Dixon, spiccano i boy scout. Alla loro accusa di aver avuto un rapporto sessuale fedifrago, il presidente pensa di rispondere in vari modi: potrebbe dichiararsi “da sempre incapace di raggiungere il coito”, ma ha due figli; oppure “Si potrebbe dire che io sono gay”, ma anche i gay hanno rapporti sessuali.
Pochi giorni dopo l’uscita del libro, un critico del New York Times scrisse: “Ho riso apertamente sedici volte e per un numero infinito ho riso dentro di me”.
Orlando Vuono
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).