«Secondo la tradizione “all’inizio era il verbo”: io dico di no! “all’inizio era l’emozione”». Così scriveva Ferdinand Céline a Henry Mondor, medico e scrittore con cui intrattiene una fitta corrispondenza dal 1950 al 1961, anno della sua morte.
Arriva oggi in libreria, edita da Gallimard, la raccolta di queste lettere, in grado di far luce su molte ossessioni e paranoie dello scrittore francese negli ultimi anni di vita.
All’epoca Céline si trova esiliato in Danimarca e Mondor lo può aiutare a tornare in Francia. In patria vorrebbe finalmente essere riconosciuto e pubblicato, e invece: “Da molti anni sono così tanto infangato, oltraggiato, perseguitato, cacciato, stritolato”. Per lui, “la caccia allo scrittore è lo sport nazionale della Francia”. E la persecuzione arriva soprattutto dagli intellettuali vicini a Sartre, come scrive in una delle lettere: “Attualmente, il nazional-sartrismo sostituisce dappertutto – e con foga – il nazionalsocialismo appena liquidato”.
Emanuele Atturo
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).