Stammi a sentire un’ultima volta. Perché sarà l’ultima e mi sta nascendo una forza terribile che è figlia tua quanto mia e allora il tuo stare a sentire la deve battezzare.
Ariete
E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento. Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. Apri gli occhi.
Toro
Tieni un diario – cattura ogni pallina e lascia che si schiuda nell’acquario magazzino dei fiori rari – conserva il centro creatore creativo e l’integrità e nessuna donna avrà mai di più – una vita sociale ininterrotta uccide o tradisce il mondo interiore: per renderlo unico e insolito.
Gemelli
Vivremo con giudizio, niente feste superalcoliche, né autocompiacimento da ubriachi.
Cancro
Avevo la sensazione che in te ci fosse un che del Signor Rappaccini, che crebbe la sua unica figlia facendola vivere solo di letale cibo avvelenato e dell’atmosfera esalata da una pianta esotica velenosa: e, fatalmente, lei non fu in grado di vivere nel mondo normale e fu un pericolo mortale per chiunque, in questo mondo, cercasse di avvicinarla.
Leone
Scema: sii didattica, adesso: prendi i ragazzi di nome Iko e Hamish per quel che sono, vale a dire caffé o rum e Troilo e Cressida o un panino sul canale.
Vergine
Cominciavo a chiedermi se non stavo diventando troppo felicemente, pesantemente pratica: invece di studiare Locke, per esempio, o di scrivere, mi metto a fare una torta di miele, o mi studio Il piacere della cucina, leggendomelo come se fosse un romanzo eccezionale.
Bilancia
Cosa chiedono gli dèi? Devo vestirmi, levarmi e spingere fuori il mio corpo…
Scorpione
Ho un buon io, che ama i cieli, le colline, le idee, i piatti appetitosi, i colori brillanti. Il mio demone vorrebbe ucciderlo imponendogli di diventare perfetto e spingendolo a darsela a gambe se non ci dovesse riuscire.
Sagittario
Sii cristo! grida lei, e risorgi davanti ai miei occhi mentre le marie celesti ci benedicono cantando.
Capricorno
Fammi essere forte, forte di sonno e di intelligenza e forte di ossa e fibra; fammi imparare, attraverso questa disperazione, a distribuirmi: a sapere dove e a chi dare: a riempire i brevi momenti e le chiacchiere casuali di quell’infuso speciale di devozione e amore che sono le nostre epifanie. A non essere amara. Risparmiamelo il finale, quel finale acido citrico aspro che scorre nelle vene delle donne in gamba e sole.
Acquario
Solo nei tuoi occhi i venti arrivavano da altri pianeti.
Pesci
La certezza che mente e talento sono cresciuti tra dolore, angosce e sfacchinate – come se demoni e angeli avessero vegliato e rafforzato capacità che avevo ignorato, dimenticato e disperato di avere durante l’anno nero, che si è trasformato nell’anno più maturo e fortificante.
Costanza Galanti
Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).