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Il confine
Mi sdraio
mia moglie legge poesie di guerra
ci mancavano soltanto
i carri armati sul letto.
Le pallottole
crivellano
i miei sogni.
Guardo dai fori:
vedo il biancore della strada innevata…
se non cadesse neve
più nitido sarebbe il confine tra lenzuolo e viale.
Ora i carri armati
superano le trincee del lenzuolo
e lentamente entrano nel mio sogno:
sono piccolo
mia madre lava i piatti
mio padre torna a casa con i suoi baffi neri
e quando cadono le bombe
siamo piccoli tutti e tre.
Le immagini successive del sogno
ti soffocheranno!
Chiudi gli occhi
accosta la bocca alla fessura
e respira, solo respira
respira!
respira!
respira!
respira maledizione!
respira!
respi…!
Il medico scuote la testa
l’infermiera scuote la testa
il medico si asciuga il sudore
la catena delle verdi montagne
sul monitor
diventa pianura.
(da “I solchi”, 2011, in “Poeti iraniani dal 1921 ad oggi”, a cura di Faezeh Mardani, 2024)
«Attenti all’Italia…»
La Revue de Belles-Lettres, tra le più antiche riviste letterarie francofone, ha dedicato nel suo nuovo numero, uscito in queste settimane, un ampio dossier, intitolato «Ouvertures italiennes», alla poesia italiana contemporanea. Pubblichiamo la traduzione del saggio conclusivo di Francesco Deotto, che ha curato il dossier insieme a Alessio Christen e Anne-Frédérique Schlaepfer. «Attenti all’Italia… L’Italia è nei guai…»[1]. Carlo Bordini (1938-2020), uno dei poeti più lucidi e innovativi...
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